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Il coraggio di non aver paura

By 10 Maggio 2017Settembre 29th, 2023Senza categoria

Tutti abbiamo bisogno di buoni esempi,

di solide tracce da seguire, per comprendere che tra le tante possibilità

che la vita ci riserva, spetta solo a noi scegliere da che parte stare.

Sono passati venticinque anni dalla scomparsa di due figure importanti nella storia del nostro Paese: Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, i due giudici che hanno perso la vita lottando contro la mafia. Il loro vissuto è un esempio di coraggio e di audacia. Il messaggio che ci lasciano è di grande valore, e parlarne con i ragazzi può essere una buona occasione per affrontare temi come l’onestà, il senso del dovere, il nostro posto nel mondo.

Vi proponiamo la lettura di due libri che possono essere d’aiuto nel raccontare ai ragazzi la vita e l’importante lavoro di questi due grandi uomini.
Il bambino Giovanni Falcone, edito da Mondadori Ragazzi, è scritto da Angelo Di Liberto ed è un omaggio all’infanzia del magistrato.

Giovanni ha sette anni e una passione per i tre moschettieri, che cerca di imitare ogni pomeriggio giocando con un amico speciale: un albero di ficus contro cui si cimenta in infiniti duelli immaginari con la spada di legno.
Mancano pochi giorni al Natale quando nella sua stanza trova una sorpresa: un meraviglioso presepe. Un pastore vestito di rosso, però, sembra inquietare il piccolo Giovanni, così come un delitto di mafia avvenuto in città. È proprio nei suoi delitti immaginari che Giovanni scopre il significato della parola coraggio, l’unica arma di cui si ha davvero bisogno per dire: “Non ho paura”.

“Un invito rivolto a tutti noi a compiere fino in fondo le nostre scelte,

ad agire senza temere di essere

troppo piccoli o deboli per stare dalla parte del bene”

Maria Falcone

Il Battello a Vapore, invece, si affida a Alberto Melis per consegnare ai ragazzi la testimonianza dei giovani Falcone e Borsellino. In Da che parte stare sono le parole delle sorelle dei due magistrati che ci guidano nella ricostruzione della loro infanzia per ricordare il loro esempio e dare un messaggio di speranza: la mafia si può sconfiggere davvero se tutti noi, sin da piccoli, facciamo il nostro dovere, come diceva Falcone, e scegliamo di stare dalla parte giusta del mondo. Quella dell’onestà.