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Il Signor Acqua accompagna i bambini alla scoperta del mondo

By 10 Febbraio 2016Giugno 28th, 2019Senza categoria

LeggendoLeggendo ha intervistato Agostino Traini, illustratore e autore di libri e albi illustrati: tra le pagine delle sue storie si muovono personaggi curiosi che guidano i bambini alla scoperta del mondo!

In che modo l’illustrazione è entrata nella tua vita?
Mi è sempre piaciuto disegnare ma così, senza particolare passione, sino agli inizi degli anni ’80. Mi sono imbattuto casualmente nei libri illustrati per bambini e mi sono appassionato alla carta stampata, ho scoperto la fiera del libro di Bologna e da lì è stato un susseguirsi di scoperte.
Ho iniziato a sperimentare diverse tecniche da autodidatta, soprattutto inchiostri ed acquarelli. In quegli anni ho creato il mio primo personaggio, Molliter, che ora appare col nome di Paolone nelle avventure dei 5 Birbanti pubblicate da Mondadori.

Come è nata l’idea del Signor Acqua?
Il signor Acqua è un mio vecchio personaggio che risale anche lui agli anni ’80. Nelle prime storie, mai pubblicate, compariva come Re delle onde, e probabilmente da questo deriva il fatto di aver conservato il genere maschile. Cosa che suscita spesso curiosità. In effetti l’acqua dovrebbe essere una signora e non un signore! Mi piaceva la mutevolezza della forma e la dimensione propria della sua condizione liquida. Il Re delle onde aveva come occhi due pesci.

Affronti spesso argomenti scientifici con efficacia comunicativa, qual è il segreto per trasmettere contenuti complessi in modo semplice e accessibile anche ai più piccoli?
Mi piace la divulgazione e sono bravo a illustrare temi tecnici. Mezzi di trasporto, macchinari, attrezzi meccanici, manufatti: li comprendo bene e mi viene facile rappresentarli. Più difficile è rappresentare l’ambiente naturale ed è una sfida che mi attira.
Io cerco di essere sintetico nei miei disegni, semplice, ma la sintesi non è facile! Un macchinario puoi rappresentarlo in maniera essenziale perché ne comprendi il concetto, che in quel caso è opera del pensiero umano. Il pensiero che è dietro il mondo naturale non è penetrabile, per lo meno non da me, e quindi devo ricorrere alla mia fantasia, ci metto del mio.

Nei tuoi libri ricrei le meraviglie del nostro Pianeta, trascorri molto tempo a contatto con la natura?
Mi piace molto stare a contatto con la natura, ma vivo in città e  quindi il mio ambiente è ovviamente fatto di case e strade. Però basta una pianta sul balcone per avere la giusta compagnia! Da alcuni anni vivo a Trieste, che offre la possibilità di vedere il mare e avere più contatti naturali che altre città.

Qual è la cosa che ti colpisce di più quando incontri i bambini?
È da un po’ che non incontro i bambini, comunque ne ho incontrati tanti e ho avuto grandi soddisfazioni. Durante gli incontri molti di loro ad un certo punto sentono il bisogno di abbracciarti… Tutte le volte che mi trovavo con classi e gruppi di bambini cercavo di essere all’altezza della situazione, non volevo dire cose stupide e a volte era meglio non dire niente e disegnare solo.
Se dici qualcosa di inadeguato di fronte ai bambini loro ti guardano e dalla loro espressione capisci come ti hanno classificato. Di solito però mi promuovevano ed erano molto contenti.
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