Quanto possono ferire le parole degli altri? E quanto le etichette, i pregiudizi e gli sguardi che giudicano possono incidere sulla vita di un adolescente? Domande che diventano centrali leggendo Andrea oltre il ragazzo dai pantaloni rosa, il libro scritto da Teresa Manes e pubblicato da Fabbri. Un testo che nasce dal dolore più sconvolgente, ma che si trasforma in uno strumento per generare consapevolezza e speranza.
Una storia vera, un dolore trasformato in impegno
Andrea Spezzacatena aveva quindici anni quando, nel novembre del 2012, decise di togliersi la vita. Un gesto che colse tutti impreparati e che portò la madre Teresa a interrogarsi senza tregua sulle ragioni di una sofferenza tanto grande quanto silenziosa. “Quello che il lettore si trova tra le mani è un libro partorito nelle notti più buie della mia vita”, scrive Teresa Manes in una riflessione per la rivista L’isola dei libri, “quelle in cui il dolore sovrastava anche il naturale bisogno del riposo; notti in cui le parole fluivano come un fiume in piena, nel tentativo anche salvifico di mettere nero su bianco fatti, supposizioni ed emozioni che si sovrastavano confuse, in cerca di verità sia pure scomode”.
Dopo la morte di Andrea, Teresa ha scelto di non restare in silenzio. Ha cominciato a girare le scuole d’Italia, incontrando migliaia di studenti, insegnanti e genitori, per sensibilizzare sui temi del bullismo e del cyberbullismo. Un impegno che nel tempo è stato riconosciuto con l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana, conferitale dal Presidente Sergio Mattarella.
Un manifesto di resilienza e speranza
Andrea oltre il ragazzo dai pantaloni rosa non è solo il racconto straziante di una madre che cerca di dare un senso a ciò che senso non ha. È un atto di denuncia e al tempo stesso un’opera di sensibilizzazione sociale. “Finché capisci che un atto così impietoso punta un faro verso una responsabilità che è collettiva”, scrive Teresa Manes. “Vuol dire, cioè, che quella rete sociale di protezione che ruota attorno alla vita di un giovane studente ha allentato le sue maglie”.
Il libro porta a riflettere su quanto possa essere subdola e invisibile la violenza verbale, alimentata da stereotipi e paure verso il diverso. “Mio figlio non è stato ammazzato dal bullismo, quanto dall’inconsapevolezza maturata tra i banchi di una scuola e alimentata da quel pregiudizio antico che cigola nella ruggine di sempre”, spiega l’autrice, mettendo in luce come proprio questa inconsapevolezza possa diventare fatale.
Non a caso, la storia di Andrea ha ispirato il film di grande successo Il ragazzo dai pantaloni rosa, interpretato da Claudia Pandolfi, che ha emozionato e fatto riflettere migliaia di spettatori, contribuendo a portare il tema del bullismo ancora più al centro del dibattito pubblico.
Perché portare questo libro in classe
Leggere in classe un libro come Andrea oltre il ragazzo dai pantaloni rosa significa aiutare i ragazzi a riconoscere la potenza delle parole e delle etichette, a riflettere sulle conseguenze dei gesti e sulla responsabilità collettiva che ognuno ha nel costruire ambienti inclusivi, rispettosi e accoglienti. Teresa Manes ricorda come “l’etichettatura ‘Il ragazzo dai pantaloni rosa’ si è trasformata in un atto di denuncia e, allo stesso tempo, in un’opera di sensibilizzazione sociale, a cui il film, tratto dalla storia di Andrea, ha dato un notevole risalto”.
In un momento storico in cui bullismo e cyberbullismo assumono forme sempre più pervasive, portare in aula testimonianze come questa diventa un atto educativo indispensabile. “A me il compito, non certo facile ma doveroso, di dare voce a quel grido soffocato da mio figlio col nodo di una sciarpa”, aggiunge Manes, “che è diventato il grido urlato da centinaia di giovani che da questo libro vengono aiutati a uscire dal buio delle loro solitudini e che, già solo per questo, è eletto a manifesto di resilienza e speranza”.
Attività e altre letture per affrontare il tema del bullismo
Accostare la lettura di questo libro ad attività di riflessione collettiva può fare la differenza. A questo proposito, è possibile trovare una proposta di attività didattica specifica sul bullismo pensata proprio per le classi, utile per stimolare il confronto e l’empatia tra pari.
Per chi desidera approfondire ulteriormente, sul nostro sito è disponibile anche una selezione di consigli di lettura su bullismo e cyberbullismo, che offre spunti preziosi per continuare a esplorare questo tema con i ragazzi.



















