Una bambina schiava dell'orologio scopre la magia della noia. Una favola moderna sulla creatività e l'importanza di ribellarsi al "tempo tiranno".
Ilaria ha otto anni e il suo più grande amico è l’orologio. È lui, infatti, che scandisce i mille impegni che lei esegue come un soldatino, senza mai niente di sbagliato: scuola, compiti, palestra, piscina… Una mattina, però, sul palmo della bambina spunta un fiore con tanto di radici! Per Ilaria inizia così un viaggio in un mondo fantastico, dove Mezzecalzette, Perdigiorno, Sfaccendati e Fannulloni la aiuteranno a ribellarsi al Tempo Tiranno che ti ruba la vita e a ricordare quanto è preziosa la noia.
Perché leggerlo in classe
Perché affronta con delicatezza e fantasia l’ansia da prestazione e la tirannia degli impegni che toccano tanti bambini. La storia è un inno al valore della noia, intesa come spazio vitale per coltivare l’immaginazione e la creatività, offrendo uno spunto prezioso per parlare in classe di benessere e del diritto al tempo libero.
















