Un romanzo per ridere, piangere, emozionarsi e riflettere.
Sparire. È questo l’unico programma di Nina per l’estate. E non perché la sua vita non le piaccia. A dir la verità, la sua vita di prima non era affatto male: scuola, social, amiche e nuoto. Ma di tutto questo, dall’incidente in motorino, è rimasto ben poco. Solo profonde cicatrici, nascoste dalle bende che avvolgono un viso in cui Nina non si riconosce più. Così, mentre i suoi amici fantasticano su dove trascorrere le vacanze, Nina una meta ce l’ha già: Volpedo, lo sperduto paesino in collina dove abita il padre, Gabriel, “uno spirito libero”, come lo definiscono tutti. È il posto perfetto per nascondersi dal resto dell’umanità. Anche se lì Nina non è affatto sola: c’è Tommaso, con i suoi misteri; c’è Alisha, la ragazza del mini-market, e poi c’è Filo, l’amico di una vita, che sa sempre dove trovarla. Quando nella sua mente cominciano a risuonare le parole dello psicologo dell’ospedale, che le ha consigliato di iniziare un diario, Nina ne crea uno virtuale, fatto di video, foto e riflessioni che posta sui social con lo pseudonimo di Mia. I follower cominciano ad aumentare, insieme ai like e ai cuori sotto i post: per Nina è il momento di smettere di nascondersi, sfilare le bende e ricominciare. In un’estate che si porterà dentro per sempre.
Perché leggerlo in classe
- Un libro adatto anche ai lettori meno forti e che affronta l’importante tema dell’accettazione di sè.
- Una protagonista che cerca la sua nuova voce, come tanti giovani lettori di questo romanzo.
- Uno strumento adatto anche a parlare con i ragazzi dei social, per approfondire insieme la possiblità di un utilizzo positivo, quando l’intenzione è quella di trasmettere messaggi importanti.