Un romanzo commovente ma mai cupo, che fa soffrire e conforta, con dolcezza e ironia.
“Cara Flavia, eccola. Una lettera dalla mamma che non c’è più. Se devi piangere fallo subito, poi lavati la faccia e torna a leggere. Io aspetto, ho tempo.” Da un mese la madre di Flavia se n’è andata, ma ha trovato il modo di restare ancora un po’, di “fregare la morte”, come direbbe lei. Con le lettere. Arrivano a Flavia giorno dopo giorno, da città sempre diverse, per dire tutto quello che non è facile dire a voce, ma anche solo per continuare a parlare, a esserci. E lei sta al gioco. Non ha idea di chi le spedisca, però le aspetta impaziente e fiduciosa. E intanto prova a vivere la vita di sempre. A ridere con Sabri, la sua amica mezza matta, a baciarsi in mezzo alla strada con Luca, e a coccolare il suo frastornato papà. Perché sta imparando che la morte la puoi fregare anche rubandole un attimo. L’attimo di una risata… o di un bacio.
Perché leggerlo in classe
- Un tema forte, la perdita della madre, raccontato ai ragazzi con la loro lingua, spigliata e diretta.
- Un romanzo per adolescenti scritto da un autore di grande sensibilità e ironia.