Famiglia significa mettere radici oppure spiccare il volo?
December lo sa: dalla cicatrice che ha in mezzo alle scapole un giorno spunteranno due ali, e allora lei potrà spiccare il volo e viaggiare lieve nel cielo come una rondine o una poiana codarossa. Perché lei non è una ragazzina, ma un uccello. E il momento in cui potrà liberarsi e volare via dalle case dei genitori affidatari, tutti diversi e tutti pronti a defilarsi prima o poi, deve per forza essere vicino. È per non arrivare impreparata a quel momento che December si nutre per lo più di semi e si esercita nel decollo tuffandosi follemente giù dagli alberi. E se nel mondo esistesse una mamma capace finalmente di insegnarle che vale la pena di rimanere con i piedi per terra, e che libertà è anche restare e mettere radici? Riuscirebbe quella mamma a far sentire December sicura come in un nido, e a toglierle la voglia di volare via? Una protagonista unica nella sua delicatezza e insieme nel suo coraggio ci mostra che la fiducia negli altri si può imparare, e che alcune cicatrici aiutano a ricordarci chi siamo.
Il libro ha vinto il Premio Rodari 2020 che la città di Omegna dedica da sette anni al suo più illustre concittadino nella sezione “Romanzi e racconti”.
“Per la profonda sensibilità e delicatezza con cui l’autrice visita un tema poco affrontato nella letteratura per ragazzi, descrivendo con limpide e toccanti parole il dramma psicologico di December, la ragazzina che vorrebbe volar via dalla propria infelicità.”
(Motivazioni della Giuria presieduta da Pino Boero e composta da Walter Fochesato, Anna Lavatelli e dall’Assessore comunale alla Cultura e all’Istruzione Sara Rubinelli)
Perché leggerlo in classe
- Un romanzo tenero e profondo che affronta con delicatezza il complesso tema dell’affido e il vero significato della parola famiglia.
- Una storia di speranza che permette di affrontare con i ragazzi argomenti importanti come la fiducia negli altri, il senso di appartenenza, la capacità di affrontare le proprie paure.