
Il 3 giugno 2017 è stata pubblicata sulla Gazzetta la Legge 29 maggio 2017 n. 71, la prima norma italiana dedicata al contrasto del cyberbullismo. A sette anni di distanza, il bullismo, in tutte le sue forme, resta una delle sfide educative più difficili da affrontare.
Oggi, il fenomeno non si limita più ai corridoi scolastici: si insinua negli smartphone, nei gruppi social, nelle chat che escludono e feriscono. Per questo è fondamentale fornire agli adulti strumenti per prevenire e riconoscere il bullismo, a partire dall’ascolto. Uno di questi strumenti può essere la lettura condivisa di titoli che affrontano questo tema, da diverse angolazioni.
Bullismo: alcuni libri per affrontarlo
Uno degli autori che si sta facendo portavoce di questi temi è lo scrittore spagnolo Eloy Moreno, autore, tra gli altri, dei romanzi Invisibile e Reti (entrambi pubblicati in Italia da Mondadori, con la traduzione di Sara di Rosa). Le sue storie parlano direttamente a ragazzi, genitori e insegnanti, affrontando i temi dell’emarginazione, della pressione sociale e dell’uso, o abuso, dei social network: “Credo che i social siano disegnati per manipolare le emozioni e i desideri, non solo degli adolescenti, ma di tutto il mondo”, spiega Moreno. “Ci concentriamo sui giovani, ma gli adulti sono spesso ancora più attaccati“.
Il suo nuovo romanzo Reti mette in scena una piattaforma chiamata Meteen, i cui utenti vengono descritti come un “gregge” dal suo stesso presidente. Un’immagine che riflette la tendenza all’omologazione sia tra tutti, ragazzi e non solo: “Quando un taglio di capelli diventa di moda, tutti si fanno lo stesso taglio. Lo stesso succede con i vestiti. Sì, siamo come un gregge e per prima cosa dobbiamo riconoscerlo“.
L’educazione, quindi, passa prima di tutto dall’esempio che gli adulti forniscono ai più giovani: “Ci lamentiamo che i ragazzi stanno tutto il tempo su Instagram, ma io vedo adulti che fanno lo stesso. Se un ragazzo, in casa, vede i suoi genitori con il telefono sempre in mano, quale diritto abbiamo per chiedergli di fare il contrario?“, ammonisce lo scrittore.
Il bullismo è davanti ai nostri occhi
La verità è che molte volte gli adulti vedono, ma non vogliono vedere. Nei ragazzi, i segnali ci sono sempre: cambiamenti di umore, silenzi improvvisi, disinteresse per la scuola. Ci vuole attenzione, ascolto e presenza vera. Soprattutto perché il fenomeno del bullismo cambia connotati, a seconda dei cambiamenti della società.
Oggi, per esempio, sembra meno evidente perché passa spesso attraverso uno schermo: “Il cyberbullismo è invisibile solo in apparenza: fisicamente non vedi chi aggredisce o insulta, ma sai che esiste”, dice Eloy Moreno. “Quando si manda un video in un gruppo e tutti prendono in giro qualcuno, quello è bullismo. Quindi non è così invisibile”.
Secondo lo scrittore, non è nemmeno vero che gli adulti non riescano ad accorgersene: “Se vuoi vedere, lo vedi. Ma a volte siamo troppo presi da altro per notarlo”.
I libri come alleati contro il bullismo
La letteratura è uno degli strumenti più importanti contro il bullismo. Lo confermano i lettori di Eloy Moreno, che scrivono per raccontargli come le sue storie li abbiano aiutati a comprendere e cambiare.
“Anche se un libro non ti cambia la vita, ti può incoraggiare, come un film o una canzone”, spiega. “So che i miei libri stanno aiutando molte persone e contribuiscono a far cambiare situazioni e atteggiamenti. Per me è la cosa più importante”.
Invisibile (primo premio per la scuola secondaria nel corso dell’edizione 2021 del Premio Letteratura Ragazzi di Cento) racconta proprio di quei ragazzi che subiscono e non vengono ascoltati. Ragazzi che “si vedono, ma si fa finta di non vedere”.
La storia ha per protagonista un adolescente come tanti. Tutto inizia in un giorno apparentemente normale: zaino in spalla, scale di casa, la strada verso scuola. Potrebbe essere un venerdì qualunque, se non fosse per quel compito di matematica all’ultima ora. Un compito, una risposta, e da lì, tutto cambia.
All’improvviso, il suo mondo si popola di mostri: quelli che colpiscono, deridono, escludono. Mostri che osservano in silenzio. Mostri che si voltano dall’altra parte. Che feriscono con le parole, con i gesti, ma anche con la loro indifferenza.
Nel protagonista crescono rabbia, vergogna e impotenza. Vorrebbe avere un potere, come i supereroi. Un potere che possa proteggerlo e cancellare il dolore. E alla fine, quel potere lo trova: diventare invisibile. Sparire, per non essere più ferito.
Sul nostro sito trovate un dossier dedicato al libro con un’intervista esclusiva all’autore per portare la riflessione in classe.
Con Reti, Eloy Moreno amplia lo sguardo sul disagio giovanile, focalizzando l’attenzione sull’universo dei social network. Il romanzo esplora i meccanismi di manipolazione e omologazione che le piattaforme esercitano, soprattutto sugli adolescenti.
“È evidente che i social hanno aspetti positivi, ma per altri è come se ci obbligassero, ci convincessero a comprare quello che vogliono loro”.
Allo stesso tempo, evidenzia il bisogno di ritrovare una rete autentica, fatta di relazioni vere, empatia e ascolto.
Costruire una rete positiva
Esiste quindi un antidoto al bullismo e al cyberbullismo? Probabilmente no, ma ci si può circondare di relazioni vere, connessioni umane. Si può cercare rifugio e appoggio in gruppi in cui ci si sente accolti: “Lo sport è qualcosa di positivo, perché unisce le persone. Ma anche un’associazione o un gruppo di lettura può diventare un rifugio. La cosa più importante è non restare soli. Se sei vittima di bullismo, prova a parlarne con qualcuno o cerca un luogo in cui ti senti a tuo agio per condividere il tuo problema”.
La scuola può diventare quel luogo sicuro. Lo possono diventare i libri, se letti insieme. Lo può diventare una comunità che non gira lo sguardo.
Altri consigli di lettura
Per approfondire il tema del bullismo e del cyberbullismo, vi invitiamo a visitare altri due articoli dedicati (qui e qui) presenti sul nostro sito.
Questi percorsi sono organizzati per fasce d’età e coprono tematiche pensate per bambini più piccoli, che purtroppo non sono estranei al fenomeno del bullismo. I libri di Eloy Moreno di cui abbiamo parlato sono invece consigliati per ragazzi e ragazze dai 12 anni in su, affrontando in modo più approfondito le complessità dell’adolescenza e delle relazioni online.