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Come raccontare Primo Levi ai ragazzi? La risposta nel libro “Le scarpe di Lorenzo”

By 24 Settembre 2025Autori, Storia
Le scarpe di Lorenzo di Carlo Greppi: la riflessione d'autore

Molti conoscono la storia di Primo Levi ad Auschwitz. Pochi, però, conoscono quella di Lorenzo Perrone, il muratore italiano che, con un piccolo gesto quotidiano, gli salvò la vita. Come si può raccontare questa vicenda ai ragazzi e alle ragazze? Ce lo spiega l’autore Carlo Greppi, presentandoci il suo nuovo libro, Le scarpe di Lorenzo (Rizzoli).

9788817192675 Greppi Carlo Le scarpe di Lorenzo

La scelta di una prospettiva inedita (quella delle scarpe di Lorenzo) e la delicatezza delle illustrazioni di Paolo Castaldi, rendono questo libro uno strumento di grande interesse per la classe, utile a stimolare una riflessione sull’empatia, il coraggio e la responsabilità individuale.

Una generosità senza pari

di Carlo Greppi

Ho già raccontato in un saggio la storia del muratore piemontese quarantenne, Lorenzo Perrone, che ad Auschwitz salvò la vita a un ragazzo più giovane di lui di quindici anni, Primo Levi: decine di migliaia di adulti in tutto il mondo, infatti, hanno potuto leggere di questa amicizia straordinaria e improbabile – Un uomo di poche parole. Storia di Lorenzo, che salvò Primo (Laterza) è uscito in sei lingue e in dieci Paesi.

Ho sentito però un crescente bisogno di immaginare una sua narrazione per ragazze e ragazzi, una narrazione “dal basso”, letteralmente, dove a parlare fossero le scarpe di Lorenzo, che osservando la sua “generosità senza pari” (così l’avrebbe definita il suo amico Primo) provassero a capire perché l’ha fatto, e perché non volesse essere ricompensato: “Non voleva mai niente. Tranne una volta, e ce la ricordiamo bene. Ma bisogna partire dall’inizio, ora, altrimenti non si capisce niente”.

Il risultato è questo libro breve ma intenso, come si dice, che prova a raccontare il cuore di questa storia per degli sguardi acerbi, come quelli di chi ha vissuto a sufficienza per capire ciò che conta nella vita, ma non abbastanza per sapere quante storie del nostro passato ci possono ispirare.

Le scarpe di Lorenzo è ora illustrato magnificamente da Paolo Castaldi, che ha interpretato in maniera poetica e toccante questa storia di salvezza; vedere i bozzetti e poi le illustrazioni farsi strada tra le pagine mi ha aiutato a sentire sempre più tridimensionale questo mio (nostro, ormai) “tentativo romanzato”.

Per quanto io abbia scelto di lasciare un po’ di briglia sciolta alla fantasia, il “nocciolo” di quanto riguarda la storia di Lorenzo e Primo, infatti, rimane naturalmente reale. Per il resto, per il poco che sta intorno a questo nocciolo, mi sono affidato alla documentata immaginazione, con l’immensa responsabilità che il verosimile comporta quando si affronta la storia umana. Anche dal punto di vista di un paio di scarpe.