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Giornata contro la violenza sulle donne: un’attività pratica da proporre in classe

Giornata contro la violenza sulle donne un' attività pratica da proporre in classe

di Concetta Russo

COSTRUIAMO SCENARI GENTILI
Giornata contro la violenza sulle donne

“La magia è reale. Sii gentile e abbi coraggio”. Chi non ricorda la celebre pellicola di Cenerentola e questo messaggio che la mamma dà alla sua piccola? Come dimenticare la testimonianza di queste parole negli scritti e nella vita di Anna Frank?

Donne, fantastiche e reali, che suggellano il valore della gentilezza e del coraggio, cardini del sentimento più profondo che l’umanità possiede e che dovrebbe sempre ricordare di nutrire e sperimentare: l’empatia.

Invece quotidianamente, forti come un tuono, rimbombano le notizie di cronaca: un nuovo numero da contare per un’altra donna vittima di femminicidio. E allora, cade il silenzio: ancora, ancora e ancora. Perché a volte le parole non servono e a volte non bastano per capire cosa ancora non abbiamo capito, cosa ancora possiamo fare in quanto esseri umani per dare valore ai valori che nella fantasia e nella storia ci sono stati tramandati, insegnati e testimoniati.

Per capire che ciascuno di noi è parte del processo empatico della comunità, per capire che la libertà di ciascuno finisce lì dove inizia quella dell’altro, per capire che la gentilezza ed il coraggio di accettare le diversità non sono solo parole teoriche, ma concretezze di vita.

La violenza può avere tante forme, non sempre estreme o aggressive, ma a volte sottili e subdole. È quindi fondamentale aprirsi all’osservazione e al dibattito in classe con i ragazzi e le ragazze: come vivono quotidianamente e affrontano alcune forme di linguaggio discriminatorio, il controllo, la derisione, gli stereotipi? E se i protagonisti fossero loro, cosa penserebbero e come vivrebbero tutto questo?

Proprio da qui nasce l’idea di questa attività: un gioco di ruolo per mettersi nei panni degli altri e provare ad osservare situazioni quotidiane da un punto di vista diverso.

Un’attività da proporre in classe

Step-by-step per l’insegnante

1. Introduzione all’attività

Il docente fa sedere la classe in cerchio. Presenta brevemente il tema della giornata internazionale; quindi invita il gruppo classe a riflettere su come certe parole ed atteggiamenti possano ferire. Dà avvio all’attività, chiedendo un clima di rispetto e ascolto non giudicante.

2. Momento introspettivo

Gli studenti sono invitati al silenzio e a chiudere gli occhi. Vengono poste alcune domande dal docente, a cui eventualmente rispondere alzando semplicemente la mano. Invita a non rispondere di getto, attendendo qualche momento per riflettere personalmente sulla domanda posta.

Sono qui proposte alcune domande: l’insegnante valuterà se ometterne qualcuna e/o aggiungerne altre. Le domande sono precedentemente riportate su un cartellone (in questo momento dell’attività, quanto riportato sul cartellone è leggibile solo dall’insegnante): il docente appunterà accanto a ciascuna il numero di mani alzate.

  • Ti è mai capitato di provare paura tornando a casa da solo/a?
  • Ti sei mai sentito insicuro o minacciato in un luogo che pensavi sicuro (scuola, strada, casa di amici)?
  • Hai mai avuto paura di dire la tua per timore di essere giudicato o criticato?
  • Ti sei mai sentito escluso o giudicato per come ti vesti, per il tuo corpo o per ciò che pensi?
  • Ti sei mai sentito non ascoltato o ignorato quando cercavi di esprimere la tua opinione?
  • Ti è mai capitato di vedere qualcuno isolato o escluso dal gruppo e non sapere come aiutarlo?
  • Ti sei mai sentito pressato a conformarti a certi comportamenti per non essere preso in giro o escluso?
  • Hai mai sentito qualcuno fare un commento offensivo o sessista (in chat, a scuola, in strada) senza sapere come reagire?
  • Hai mai sentito un commento sessista o discriminatorio e non sapere cosa rispondere?
  • Hai mai visto qualcuno essere preso in giro per il suo aspetto fisico o il suo modo di parlare?
  • Ti sei mai sentito colpevole o a disagio perché qualcuno ti ha detto qualcosa di offensivo?
  • Hai mai notato una situazione in cui qualcuno veniva trattato male o deriso solo perché donna, ragazza o perché si comportava “diversamente”?
  • Hai mai provato frustrazione o rabbia per una situazione di ingiustizia a scuola, online o fuori?
  • Ti sei mai sentito in difetto per cose che non dipendevano da te, solo per il tuo genere o aspetto?
  • Hai mai difeso un amico o una compagna che stava subendo un’ingiustizia?
  • Hai mai notato che qualcuno cerca protezione o aiuto senza riceverla?
  • Hai mai detto o fatto qualcosa che poi hai capito poteva ferire un’altra persona?
  • Hai mai sentito impotenza o rabbia davanti a un’ingiustizia o a un comportamento violento?

3. Condivisione e riflessione

Il docente invita a riaprire gli occhi e guida la riflessione focalizzandosi su alcuni aspetti:

  • cosa avete provato durante il momento di silenzio?
  • (mostra il cartellone e legge le domande che hanno avuto più mani alzate) vi colpisce che siano state proprio queste le situazioni in cui vi trovate più spesso?
  • avreste aggiunto altre domande? (in caso di risposta positiva, vengono appuntate sul cartellone)
  • quali atteggiamenti, parole e gesti possono creare rispetto, sicurezza e uguaglianza?

4. Riscrittura.

Il docente consegna ad ogni studente un post-it: ciascuno è invitato a scegliere liberamente una domanda fra quelle trascritte sul cartellone per tradurla in un impegno di premura e gentilezza. Chi vuole, può leggere al gruppo classe quanto scritto. Il post-it può essere inserito nel diario scolastico personale, sulla pagina del giorno, come promemoria del proprio impegno.