C’è un tempo per essere goccia e un tempo per diventare fiume. La crescita è un percorso meraviglioso e complesso, fatto di scoperte, cadute e nuovi inizi. Come possiamo, noi adulti, accompagnare i bambini in questo viaggio, donando loro radici profonde e ali per volare? Il magnifico albo illustrato
Mi troverai sempre qui di Claudio Gobbetti e Diyana Nikolova, edito da Rizzoli, ci offre una bussola preziosa.
La storia narra l’incontro tra un fiume saggio e un piccolo pesce smarrito. Con la delicatezza di un acquerello e la forza di una corrente in piena, il fiume si fa mentore, guida e casa. Non si sostituisce al pesciolino, ma gli insegna a nuotare con coraggio, ad affrontare le paure e a comprendere che ogni errore è un passo necessario per imparare. È una metafora del rapporto educativo, un inno all’amore incondizionato che non trattiene, ma prepara a “qualcosa di più grande”.
Per un’insegnante, questo libro è uno strumento didattico che permette di esplorare temi universali come la crescita, l’autonomia, la fiducia e la gratitudine verso chi ci guida.
Diventa un punto di partenza per parlare di quelle “persone che sono fiume” nella vita di ogni bambino: genitori, nonni, maestri che, con pazienza, trasformano la sete in capacità di dare da bere.
Un laboratorio per le classi
Ma come trasformare questa poesia in un’esperienza tangibile e creativa per i bambini? Vi proponiamo un percorso che unisce la magia della lettura a un laboratorio manuale, un’occasione per creare un legame ancora più profondo con la storia raccontata da Claudio Gobbetti e Diyana Nikolova.
Prima parte: la lettura incantata
Prima ancora di tuffarci nell’attività creativa, è fondamentale creare un’atmosfera di attesa e magia, per introdurre i personaggi e preparare emotivamente i bambini all’attività.
Disponete quindi i bambini in cerchio, su cuscini o tappeti, per creare un ambiente raccolto. Tenete il libro ben visibile, in modo che tutti possano ammirare le illustrazioni.
Leggete la storia ad alta voce, con trasporto, modulando il tono per dare vita al dialogo tra il fiume e il pesciolino.
L’attività durerà circa 20 minuti, inclusa una breve discussione per condividere le prime impressioni.
Seconda parte: il Laboratorio creativo – “Costruiamo il Nostro Pesciolino”
Dopo aver nutrito la mente e il cuore con le parole, è il momento di dare forma alle emozioni con le mani. Questo laboratorio è pensato per bambini dai 4 agli 8 anni e ha una durata di circa 60 minuti.
- Obiettivi del laboratorio: sviluppare la motricità fine attraverso attività di ritaglio, colorazione e assemblaggio. Stimolare la creatività e l’espressione artistica individuale. Rafforzare la comprensione della storia, trasformando un concetto astratto in un oggetto personale e significativo.
- Materiali necessari: per ogni bambino avrete bisogno di: 1 foglio di cartoncino con il modello del pesciolino sezionato (fornito dagli autori, ma facilmente replicabile). Forbici con punta arrotondata. Colla stick. Pennarelli colorati, matite o pastelli a cera. E se volete anche brillantini, carta velina colorata o altri materiali per decorare.
Fasi del laboratorio
Introduzione e connessione con la storia (5 minuti): richiamate brevemente la storia del pesciolino, mostrando un modello già assemblato. Spiegate ai bambini che ognuno di loro creerà la propria, personalissima versione del protagonista.

Colorazione e decorazione (circa 25 minuti): distribuite i cartoncini. Questa è la fase della pura creatività. Lasciate che i bambini diano libero sfogo alla fantasia, colorando il corpo, le pinne e la coda del loro pesce. Possono creare squame variopinte, pattern unici o aggiungere dettagli con i brillantini.
Ritaglio delle parti (10 minuti): con attenzione, i bambini dovranno ritagliare le diverse sezioni del pesciolino. Per i più piccoli (4-5 anni), è consigliabile che questa fase venga preparata in anticipo da un adulto.

Assemblaggio (10 minuti): è il momento di dare vita al pesciolino! Guidate i bambini nell’incollare le pinne, la coda e l’eventuale cresta sul corpo del pesce, seguendo il modello.
Presentazione e condivisione (10 minuti): invitate ogni bambino a presentare la propria creazione al gruppo. Possono dare un nome al loro pesciolino e, se se la sentono, raccontare una breve storia o un’emozione legata ad esso.
Consigli e adattamenti
Per i più piccoli: concentratevi sulla decorazione, fornendo loro le sagome già ritagliate.
Per bisogni speciali: utilizzate forbici adattive e concedete tempi più lunghi, senza mettere fretta.
Incoraggiate l’originalità: l’obiettivo non è la perfezione tecnica, ma la connessione emotiva con la storia. Celebrate ogni creazione per la sua unicità.
Estensione a casa: suggerite alle famiglie di leggere nuovamente il libro insieme e di trovare un posto speciale nella cameretta per il pesciolino, come ricordo di questo viaggio.
Questo laboratorio non è solo un’attività manuale, ma un’esperienza completa che tocca la sfera emotiva, creativa e relazionale. Al termine, i bambini non avranno solo costruito un oggetto, ma avranno dato forma a un pezzetto della loro storia, un simbolo del loro percorso di crescita, pronti a nuotare nel grande fiume della vita.


















