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Libri per ragazzi che parlano di mafia

By 7 Maggio 2025Maggio 13th, 2025Attualità
Libri sulla mafia un percorso di lettura per ragazzi e ragazze

Giovanni Falcone e Paolo Borsellino non volevano essere chiamati eroi, eppure il loro impegno è oggi ricordato con ammirazione. Hanno rappresentato un faro nella lotta contro la mafia e la criminalità organizzata, e insieme a loro tante altre persone hanno scelto di non voltarsi dall’altra parte.

Per onorare la loro memoria, in Italia si celebrano due date:

  • Il 21 marzo, Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie;
  • Il 23 maggio, Giornata della legalità, anniversario della strage di Capaci in cui perse la vita il giudice Falcone.

Queste occasioni sono momenti ideali per proporre a insegnanti, genitori ed educatori una selezione di libri sulla mafia adatti ai ragazzi dai 10 anni, che possano facilitare il dialogo in classe o in famiglia, sviluppare senso civico e far comprendere cos’è la mafia in modo accessibile.

Novità 2025: romanzi per educare attraverso le storie

Senza scorciatoie
di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso

Iniziamo la nostra lista di consigli con due novità in libreria. Senza scorciatoie firmato da Nicola Gratteri e Antonio Nicaso affronta temi attuali come il gioco d’azzardo minorile, il senso di comunità e l’importanza degli esempi di legalità. Luigi ha un talento naturale per il calcio e nel suo quartiere tutti sanno che è il migliore. Ma il rispetto che riceve è legato anche al cugino Antony, coinvolto in un giro di scommesse clandestine. L’unico campo che Luigi conosce è quello di strada, finché non apre il Centro Culturale: un campo vero, spalti, pubblico — e Bernardo, un educatore che gli racconta storie vere di chi ha sfidato la mafia, come Peppino Impastato e don Pino Puglisi. Diviso tra la fedeltà familiare e il sogno di giocare in una vera squadra, Luigi dovrà scegliere che tipo di uomo vuole diventare. Un romanzo sul potere dello sport, sull’importanza di modelli positivi e sul coraggio di cambiare strada, senza scorciatoie.

Un sole che mai tramonta
di Annamaria Fustaci

C’è poi Un sole che mai tramonta di Annamaria Fustaci, che restituisce voce alle vittime della strage di via dei Georgofili, a Firenze, nel 1993. Un furgone carico di tritolo esplode vicino alla Torre dei Pulci, spezzando la vita della piccola Nadia Nencioni e della sua famiglia. Trent’anni dopo, in un’aula scolastica, la notizia dell’arresto del boss latitante Matteo Messina Denaro diventa occasione per il professor Rocca di raccontare una storia che non può essere dimenticata. A partire da una poesia scritta proprio da Nadia, il romanzo intreccia sogni spezzati, memoria e giustizia, alternando passato e presente, e dando vita a una riflessione su ciò che la mafia ha distrutto e su quanto ancora può insegnarci. Un libro che trasforma il ricordo in responsabilità collettiva e invita i lettori a non smettere di credere che la giustizia possa cambiare il mondo.

Un testo imprescindibile

Per questo mi chiamo Giovanni
di Luigi Garlando

Tra i libri che hanno saputo parlare con forza ai più giovani c’è un titolo diventato ormai imprescindibile: Per questo mi chiamo Giovanni di Luigi Garlando. Pubblicato per la prima volta nel 2004 e ancora oggi amatissimo nelle scuole, il libro racconta una giornata speciale tra un padre e suo figlio, Giovanni, in occasione del decimo compleanno del bambino. Durante una passeggiata per le vie di Palermo, il padre ripercorre la storia del giudice Falcone e della sua lotta contro la mafia, spiegandola con parole semplici e profonde. Attraverso il dialogo tra generazioni, il libro rende chiara l’importanza della memoria e della scelta di stare dalla parte della legalità. È un romanzo che continua a emozionare, un punto di partenza ideale per affrontare questi temi in classe o in famiglia. Da questo link potete scaricare le schede didattiche, mentre qui trovate un estratto dal libro.

Sulle tracce di chi ha detto no

La rosa della giustizia
di Cinzia Capitanio

Tra i libri che parlano di mafia per ragazzi e ragazze, c’è anche La rosa della giustizia di Cinzia Capitanio, un romanzo in cui si approfondiscono la vita e le azioni di Rocco Chinnici, magistrato italiano che istituì il pool antimafia e collaborò con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Protagonista è Marco, un ragazzo di tredici anni che ha già imboccato una strada sbagliata: fa parte di una baby gang, così i suoi genitori decidono di allontanarlo mandandolo per l’estate dal nonno, in un paesino siciliano isolato. Quello che inizia come una punizione si trasforma presto in un’occasione di scoperta: tra nuovi amici e il legame ritrovato con il nonno, Marco ascolta storie che raccontano la Sicilia e il coraggio di chi ha lottato contro la mafia. È proprio a San Ciro che conobbe le sue estati Rocco Chinnici, magistrato visionario ucciso nel 1983. Con una prefazione del figlio Giovanni Chinnici, questo romanzo aiuta i ragazzi a riflettere su legalità, memoria e seconde possibilità.

Raccontare la mafia ai ragazzi: tra realtà e immaginazione

Avvicinare i più giovani al tema della mafia non è una sfida semplice: c’è bisogno di trovare un equilibrio tra il “raccontare le cose come stanno” e il riuscire a far capire che non sono così lontane come può sembrare.
In questo senso, la narrativa può offrire numerosi spunti, come accade nel romanzo Silvia Spider e il ragazzo scomparso di Gabriella Genisi e Antonio Laudati, in cui una giovane protagonista si ritrova a indagare sulla scomparsa di un amico, immersa in una Roma segnata da spaccio e baby gang.
Dalle strade di Roma ci spostiamo a Scampia, dove in Ragazzi di camorra di Pina Varriale seguiamo Antonio, dodicenne destinato a diventare un “moschillo”, giovane affiliato della camorra. La sua vita prende una direzione diversa grazie all’incontro con un insegnante che gli mostra cosa significa davvero libertà.

Voci femminili contro la mafia

Come abbiamo già visto con Silvia Spider, le protagoniste femminili sono spesso al centro dei libri sulla mafia per ragazzi.

È il caso di Volevo nascere vento, in cui Andrea Gentile racconta la storia vera di Rita Atria, giovane testimone di giustizia che trovò in Paolo Borsellino la forza per denunciare la mafia che aveva segnato la sua famiglia.
Nella stessa direzione si muove La ragazza che sognava di sconfiggere la mafia, ancora di Annamaria Frustaci. Lara, la protagonista, non accetta che il bullo della scuola si appropri di ciò che non gli appartiene. Una piccola ingiustizia che diventa occasione per riflettere sulle grandi battaglie, in un contesto calabrese che rispecchia la realtà di molti paesi italiani. A questo link potete leggere un approfondimento sulla storia di Lara.

Storie vere da ricordare: libri per capire cos’è la mafia

Il bisogno di raccontare la verità si fa ancora più forte quando si parla di fatti realmente accaduti. È il caso di La casa di Paolo nell’edizione illustrata di Sara Loffredi e Marco Lillo. Ambientato a Palermo, intreccia la storia di un ragazzo in conflitto con il padre a quella del giudice Paolo Borsellino. Un libro illustrato che rende accessibile anche ai più piccoli la figura di uno dei simboli più importanti della lotta antimafia.

Per chi desidera proporre in classe un approccio più divulgativo, alcuni testi riescono a spiegare in modo semplice e diretto i concetti chiave della lotta alla mafia. Nicola Gratteri e Antonio Nicaso ce ne parlano in Non chiamateli eroi. Falcone, Borsellino e altre storie di lotta alle mafie, sottolineando che dietro ogni grande scelta c’è una persona con dubbi, paure e coraggio. A questo link è disponibile un approfondimento sul libro, con un video di Antonio Nicaso realizzato per la Fondazione Circolo dei Lettori di Torino.

Da che parte stare di Alberto Melis, invece, raccoglie i ricordi d’infanzia dei due giudici attraverso le parole delle loro sorelle, dimostrando che l’educazione alla legalità può iniziare già da bambini. Un ottimo punto di partenza per riflettere con gli alunni su cosa significhi “stare dalla parte giusta”. Su questo titolo sono disponibili alcune schede didattiche con vari spunti per attività da svolgere in classe.
A chiudere questa selezione, Siate rompiscatole! di Paolo Borrometi, che racconta la storia esemplare di Padre Pino Puglisi. Un prete di frontiera che ha saputo trasformare la scuola e l’educazione in un vero e proprio baluardo contro l’illegalità. Qui potete leggere l’intervista all’autore del libro.

Perché leggere libri sulla mafia a scuola?

Questi libri sulla mafia per ragazzi non sono solo letture di impegno civile: sono strumenti di dialogo, pensati per costruire coscienze responsabili. Offrono storie avvincenti, che aiutano a rispondere a domande complesse: chi ha lottato contro la mafia?, cosa vuol dire combatterla oggi?, perché è importante parlarne ai giovani?

Molti titoli sono accompagnati da schede didattiche, perfette per sviluppare laboratori, attività interdisciplinari e percorsi di educazione civica.

Per supportare il lavoro in classe, abbiamo anche preparato un’attività didattica speciale dedicata alla Giornata della legalità, pensata per stimolare la partecipazione attiva degli studenti. La trovate a questo link.

Educare alla legalità attraverso i libri significa offrire ai ragazzi lenti per osservare il mondo con spirito critico. E se è vero che la mafia teme l’educazione, allora leggere (e far leggere) questi testi è già un primo, decisivo passo nella giusta direzione.