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Il principe granchio e altre fiabe italiane

«Io credo questo: le fiabe sono vere. Sono, prese tutte insieme, [...] una spiegazione generale della vita.» Italo Calvino

«Per due anni ho vissuto in mezzo a boschi e palazzi incantati» così Calvino ricorda la lunga avventura che lo portò a curare la raccolta delle Fiabe italiane. Da quello scrigno egli stesso ha selezionato per i più piccoli queste storie, in cui le vite di uomini e donne si intrecciano «poste di fronte a scelte elementari di giusto o ingiusto, messe alla prova da percorsi irti d’ostacoli, verso felicità prigioniere d’un assedio di draghi».


Perché leggerlo in classe

  • In una selezione operata dallo stesso Calvino per un’edizione del 1974, questa raccolta di fiabe affascina giovani lettrici e lettori anche grazie al segno inconfondibile di Lele Luzzati che le arricchisce.

 

Autore

Italo Calvino

Italo Calvino (Cuba 1923 - Siena 1985), ligure di Sanremo, dopo gli studi e la Resistenza si trasferì a Torino, dove visse fino al 1964. Dal 1947 al 1983 lavorò, a vario titolo, per l'editore Einaudi. Dopo qualche anno a Roma, dal 1967 si trasferì a Parigi per tornare a Roma nel 1980. Attivo collaboratore di quotidiani e riviste, diresse insieme con Vittorini «il menabò di letteratura». Tra le sue opere Il sentiero dei nidi di ragno (1947), Ultimo viene il corvo (1949), Il visconte dimezzato (1952), Fiabe italiane (1956), Il barone rampante (1957), I racconti (1958), Il cavaliere inesistente (1959), Marcovaldo (1963), Le Cosmicomiche (1965), Ti con zero (1967), Le città invisibili (1972), Se una notte d'inverno un viaggiatore (1979), Palomar (1983). Postumi sono usciti, tra gli altri, Lezioni americane (1988), La strada di San Giovanni (1990), Perché leggere i classici (1991).