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L’Uccel Belverde e altre fiabe italiane

Le più belle fiabe della nostra tradizione scelte e "tradotte" per i bambini da Italo Calvino.

Le Fiabe italiane racchiudono il tesoro della tradizione fiabistica popolare degli ultimi cent’anni. Da quell’opera monumentale Calvino stesso ha tratto questa scelta per i più piccoli: si passa dalle fiabe “da far paura (appena appena, non tanto)” a quelle “in cui vince il più furbo”, da quelle “un po’ da piangere” a quelle “tutte da ridere”.
Un corteo di personaggi e meraviglie in cui la voce inconfondibile del Calvino narratore si fonde perfettamente con il “meccanismo esatto e misterioso” della fiaba.


Perché leggerlo in classe

  • Un classico contemporaneo della letteratura per bambini che per l’inconfondibile stile calviniano e la bellezza delle illustrazioni diventa un’opera preziosa anche per gli adulti.

 

Autore

Italo Calvino

Italo Calvino (Cuba 1923 - Siena 1985), ligure di Sanremo, dopo gli studi e la Resistenza si trasferì a Torino, dove visse fino al 1964. Dal 1947 al 1983 lavorò, a vario titolo, per l'editore Einaudi. Dopo qualche anno a Roma, dal 1967 si trasferì a Parigi per tornare a Roma nel 1980. Attivo collaboratore di quotidiani e riviste, diresse insieme con Vittorini «il menabò di letteratura». Tra le sue opere Il sentiero dei nidi di ragno (1947), Ultimo viene il corvo (1949), Il visconte dimezzato (1952), Fiabe italiane (1956), Il barone rampante (1957), I racconti (1958), Il cavaliere inesistente (1959), Marcovaldo (1963), Le Cosmicomiche (1965), Ti con zero (1967), Le città invisibili (1972), Se una notte d'inverno un viaggiatore (1979), Palomar (1983). Postumi sono usciti, tra gli altri, Lezioni americane (1988), La strada di San Giovanni (1990), Perché leggere i classici (1991).