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Scopri il libro

Nato sul confine

Una storia potentissima, di cui l'autore è stato testimone diretto. Uno sguardo unico sulla guerra, i confini, il dramma dei profughi.

Un Paese distrutto dalla guerra. Centinaia di persone da mettere in salvo. Fabrizio Gatti attraversa di nuovo il mare, dalla Libia al largo di Lampedusa, per raccontarci il viaggio di una famiglia siriana, e di tante altre famiglie dal destino simile, verso la salvezza. Lo fa affidandosi a una voce impossibile, ma più vera e più forte di qualunque altra. È la voce di un bambino non ancora nato, Mabruk, che tutto vede e ci fa vedere, mai accettare. Ed è insieme la voce dei suoi coraggiosi compagni di viaggio. E di tutte le persone cui sia toccato in sorte di scappare dal proprio Paese in guerra.
Un romanzo ispirato a un’incredibile storia vera (passata alle cronache come “la nave dei bambini”) e a tante storie vere dei nostri giorni. Un finale che ci interroga sul significato di essere figli, genitori e persone libere. E sulle responsabilità e i ruoli che la società ci affida. L’autore dei bestseller Bilal e Viki che voleva andare a scuola torna alla narrativa con un romanzo avvincente e drammatico. E pone a tutti una domanda: noi, al loro posto, che cosa avremmo fatto?


Perché leggerlo in classe

  • Per discutere de di guerra, confini, profughi, tutti temi su cui i ragazzi hanno urgenza di risposte.

Trovi qui il nostro approfondimento.

Autore

Fabrizio Gatti

FABRIZIO GATTI, giornalista di
inchieste e reportage famosissimi, ha pubblicato
Viki che voleva andare a scuola (2003),
Bilal, il mio viaggio da infiltrato verso L'Europa
(2007 e 2022, nuova edizione), L'Eco della frottola
(2010),Gli anni della peste (2013), Educazione
americana
(2019) e L'infinito errore
(2021). Dal 1987 ha lavorato come cronista e
come inviato per "il Giornale" diretto da Indro
Montanelli, il "Corriere della Sera" e "L'Espresso".
Dal 2022 è direttore editoriale per
gli approfondimenti del quotidiano "Today.it".
Le sue inchieste sotto copertura e i suoi libri
sono stati tradotti in tutto il mondo e hanno
vinto numerosi premi internazionali, tra i quali:
Premio Ryszard Kapuściński, Premio John
Fante alla carriera, University of Oslo's Human
Rights Award, Premio letterario Tiziano Terzani,
European Union journalist award, Premio
città di Asola, Premio Stefano Gay Taché
- L'amico dei bambini, Premio Libri Infiniti e Premio
Lunigiana-Cinque Terre. Da Bilal è stata
tratta la serie tv di Sky Unwanted, diretta da
Oliver Hirschbiegel.