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La lotta delle donne di oggi alla conquista dei diritti

By 13 Dicembre 2022Dicembre 21st, 2022Narrativa

Il 1946 è l’anno in cui, per la prima volta in Italia, alle donne fu permesso di votare ed essere votate nel corso di un’elezione.

A differenza di quanto si pensa, però, la prima elezione aperta a tutti fu quella amministrativa del 10 marzo 1946, mentre il referendum del 2 giugno 1946, dove si votò tra Repubblica e Monarchia, fu la seconda elezione con suffragio universale in Italia.

Queste date storiche sono solo alcune di quelle che rappresentano delle pietre miliari per la lotta delle donne alla conquista dei propri diritti.

Nonostante siano ormai passati ben settantasei anni, ancora oggi tante donne in Italia e nel mondo non godono delle pari opportunità che hanno gli uomini. Le notizie di cronaca testimoniano la dura repressione di alcuni gruppi di persone. Basti pensare alle donne transessuali, alla prostituzione minorile, al traffico di persone, ai matrimoni forzati.

Il ciclo di Parvana

Dei diritti negati alle donne in Afghanistan, per esempio, ne ha scritto Deborah Ellis, assistente sociale e attivista per la pace.

Grazie ai diritti ottenuti con la vendita dei libri del Ciclo di Parvana è riuscita a donare oltre un milione di dollari a organizzazioni umanitarie quali Women for Women of Afghanistan, UNICEF e Street Kids International.

Del ciclo fanno parte i seguenti libri:

  • Sotto il burqa: l’inizio della storia di Parvana, dove la ragazzina undicenne sfida per la prima volta il regime dei talebani.
  • Il viaggio di Parvana: Parvana, orfana di padre e sola nel deserto, parte alla ricerca della madre sotto un cielo da cui cadono bombe.
  • Città di fango: racconta la storia di Shauzia, migliore amica di Parvana, che vive in un campo profughi in Pakistan, tra miseria, desolazione, fame.
  • Il mio nome è Parvana: Parvana, che ormai ha quindici anni, ripercorre gli ultimi avvenimenti, dal momento in cui ha ritrovato sua madre e le sue sorelle, fino all’apertura di una scuola per ragazze.
  • Le ragazze di Parvana: l’ultimo libro della serie, pubblicato nel mese di novembre 2022, racconta le vicende avvenute in Afghanistan nel 2021.

I Talebani hanno conquistato Kabul e ripreso il controllo del Paese, abolendo la democrazia e privando milioni di cittadini della libertà e del proprio futuro.

Che cosa rimane adesso a chi è rimasto in piedi tra le macerie, sopravvivendo alle bombe e alla fame? Nel romanzo ritroviamo Parvana, ormai adulta, che è costretta per l’ennesima volta a conquistare la libertà per sé e le ragazze che le gravitano attorno.

Nelle parole dell’autrice troviamo storie di un’umanità che riesce a sopravvivere sotto agli spari: nel libro incontriamo Rafi, che sta per salire su un aereo per volare a New York con un bagaglio carico di sogni; Maryam, capricciosa popstar afghana che ha un commento caustico per tutti; Damsa, scappata di casa per aver rifiutato un matrimonio combinato; Shauzia, che è inseguita dai Talebani perché indossa una divisa da poliziotta.

Puoi leggere un estratto del libro qui.

Letture per approfondire

Il tema della lotta per la conquista dei diritti e della libertà è centrale anche in altre letture, ideali per approfondire meglio il tema delle lotte femminili nel mondo.

La bicicletta verde. Su due ruote verso la libertà
di Haifaa Al-Mansour

Wadjda vive in Arabia Saudita. Il suo desiderio più grande è avere una bicicletta per gareggiare con il suo amico, ma alle ragazze non è permesso né pedalare né giocare con un maschio.

Per trovare il denaro e riuscire così ad acquistarla, inizia a vendere bracciali e compilation di musica occidentale alle sue amiche, anche se è proibito…

Abbiamo raccontato il libro in un approfondimento dedicato che trovi qui.

Il potere della musica
di Viviana Mazza

La storia della prima direttrice d’orchestra in Afghanistan, costretta a fuggire dal suo Paese per via della sua professione.

L’autrice racconta la sua storia partendo dall’infanzia di Negin e dal sogno che è riuscita a raggiungere.

Tratto da una storia vera, l’edizione in Alta Leggibilità rende inclusiva la lettura anche per chi presenta qualche difficoltà nell’accedere al testo scritto.

Storia di Malala
di Viviana Mazza

La vita straordinaria del Premio Nobel per la Pace Malala Yousafzai, che ha avuto il coraggio di sfidare i suoi oppressori per parlare di ingiustizie e diritto all’istruzione per tutte le bambine.

Malala vuole studiare. Sogna di diventare medico e di aiutare le bambine colpite dalle violenze dei talebani in Pakistan. Per raccontare le ingiustizie subite da lei e dalle sue compagne di scuola, tiene un diario. Ma le sue parole sono scomode e arrivano le minacce. Gravemente ferita, Malala ora è guarita e continua a lottare per l’istruzione e la libertà.

Sulla nostra pelle
di Amani El Nasif

Dopo il successo di Siria Mon Amour, scritto con la giornalista Cristina Obber, nel quale raccontava come è riuscita a scappare dalla Siria per evitare un matrimonio combinato, Amani El Nasif in questo libro dà voce alle ragazze che ha incontrato nelle scuole e che le hanno raccontato la loro storia.

La violenza raccontata in questo libro ha molte facce: è fisica, psicologica e verbale. Ne abbiamo parlato in modo approfondito qui.

Io dico no agli stereotipi
di Carolina Capria e Mariella Martucci

Un manuale diviso in 10 parole per raccontare i pregiudizi. Un libro che si inserisce a pieno titolo in questi consigli di lettura per le esperienze degli attivisti citati, che lottano per il riconoscimento delle libertà e dei diritti.

Qualche esempio: Marina Cuollo racconta sui social le discriminazioni che subisce il suo corpo non conforme; Francesco Cicconetti parla di come quotidianizzare i corpi trans; Giulia Gazzo descrive l’importanza dell’autonarrazione per chi fa parte di un gruppo marginalizzato. Ne abbiamo parlato in maniera approfondita qui.

Siamo cattive
di Stefania Gatti

Quando Ophelia viene molestata dal fratellastro, la matrigna non ha dubbi: è colpa della ragazzina. È cattiva e deve essere spedita subito in collegio. Una volta arrivata dalle suore, Ophelia si renderà presto conto che la struttura assomiglia di più a una prigione.

La storia è ispirata a quella delle trentamila ragazze orfane o ritenute immorali che in Irlanda venivano rinchiuse in istituti religiosi, le Magdalene Laundries, dove lavoravano duramente subendo privazioni e maltrattamenti. Ne abbiamo approfondito temi e riflessioni qui.