Un’avventura intelligente ed emozionante, dedicata ai ragazzi che sembrano fragili ma che invece possono cambiare tutto, anche le parole. Primo giorno di scuola media, cosa può andare storto? Tutto, se ti chiami Michele Bru e hai compagni di classe molto… creativi. Bru come Bruco? Bru come Brutto? Nonostante i suoi sforzi per “essere come tutti”, Michele viene subito preso di mira da due bulli, che iniziano a storpiare il suo nome, fino a chiamarlo Brugattolo. Una Parola Brutta, dal suono sgradevole, che gli si appiccica addosso e lo segue dovunque, gli toglie il fiato, lo paralizza. Finché, a poco a poco, la Parola Brutta non prende forma e non diventa qualcos’altro. Un amico che, fra miagolii e fusa rumorose, saprà sempre dargli il consiglio giusto. Un compagno di avventure che, nutrendosi di cose belle, si trasformerà insieme a lui, insegnandogli a non avere paura di essere se stesso. D’altronde, Michele non è mica l’unico ad avere una Parola Brutta… Perché leggerlo in classe Per riflettere su temi importanti quali il bullismo, e sul ruolo degli insegnanti nel mondo contemporaneo. Leggi l'approfondimento dedicato con intervista all'autrice.
andrea.sesta7 Novembre 2024