
Per Luigi il calcio è tutto. Quando gioca, punta dritto verso la porta e segna, dimostrando al mondo quanto vale. Nel quartiere i ragazzi lo sanno, che è il migliore. E lo rispettano, perché è il cugino di Antony, che ha le conoscenze giuste e parecchi soldi, per via del giro di scommesse che gestisce. L'unico campo che però Luigi conosce è la strada, tra buche, crepe, erbacce. Fino a quando, tra le palazzine scolorite, non apre il Centro Culturale, con il suo campo di erba vera, gli spalti, il pubblico. E con Bernardo, il ragazzo che racconta la possibilità di una vita diversa, lontana dalla rassegnazione e dalla violenza, attraverso le storie di chi ha osato sfidare la mafia con coraggio: Peppino Impastato, don Pino Puglisi, Giovanni Falcone, Rita Atria... Combattuto tra obbedire al cugino - stando alla larga da Bernardo e dalla gente che viene da fuori il quartiere - e inseguire il sogno di indossare la maglia di una squadra importante - magari vincendo il torneo del Centro Culturale - Luigi alla fine giocherà la sua partita più importante: quella verso la libertà. Perché leggerlo in classe Per parlare di legalità attraverso lo sport: il libro usa il calcio, un linguaggio familiare e coinvolgente per i ragazzi, per affrontare temi profondi come la scelta tra violenza e giustizia, mostrando come anche lo sport possa essere un veicolo di riscatto e cambiamento. Per riflettere sulle influenze dell’ambiente e sulle scelte individuali: la storia di Luigi mette in luce…
giada.guerreschi7 Maggio 2025