
Dopo numerosi racconti e romanzi, Andrea Camilleri ci sorprende ancora una volta con due fiabe dove protagoniste sono la fantasia e la curiosità dei bambini e una Sicilia antica e affascinante. «Stanotte ho fatto un sogno. è spuntato uno e mi ha detto un segreto che non devo dire a nessuno.» Il vecchio sorrise, lo divertivano le fantasie dei bambini. «Nemmeno a me?» «Nemmeno a te.» Perché leggerlo in classe In queste due fiabe Camilleri riesce a restituire il mondo visto dagli occhi dei più piccoli, dove sogno e realtà si confondono, e ogni segreto custodito ha il potere di trasformare il quotidiano in straordinario. Leggerlo in classe significa creare uno spazio in cui la fantasia è legittima, rispettata, presa sul serio. È un libro che educa a fidarsi delle parole, a dare dignità al pensiero magico, a dialogare tra generazioni. Inoltre, attraverso le atmosfere della Sicilia antica, i racconti diventano anche uno strumento per esplorare la memoria collettiva, le tradizioni orali, il legame profondo tra territorio, lingua e narrazione.
giada.guerreschi25 Giugno 2025