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Liliana Segre, e la responsabilità della Memoria

By 26 Gennaio 2021Febbraio 5th, 2021Narrativa, Storia
liliana segre

Il 19 gennaio 2018 il Presidente della Repubblica ha nominato Liliana Segre senatrice a vita “per aver illustrato la Patria con altissimi meriti in campo sociale”.
Nata a Milano, ha vissuto l’esperienza della deportazione nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau a tredici anni. Per molto anni si è dedicata alla testimonianza dell’olocausto soprattutto tra i ragazzi, perché le sue parole possano seminare il ricordo e arrivare alle generazioni future.
Segnaliamo oggi i libri pubblicati con Il Battello a Vapore, corredati di materiale didattico utile al lavoro in classe.

«Il mio impegno è tramandare la memoria, che in un mondo pieno di ingiustizie è un vaccino contro l’indifferenza.»

Questo è il messaggio che Liliana Segre vuole trasmettere ai giovani attraverso le pagine di Scolpitelo nel vostro cuore. Un messaggio che li invita a non dimenticare la tragedia e l’orrore della persecuzione razziale, e che nello stesso tempo vuole essere un invito a non perdere mai la speranza. A «camminare nella vita, una gamba davanti all’altra. Che la marcia che vi aspetta sia la marcia della vita.»

La senatrice a vita racconta ai ragazzi la sua esperienza di bambina e poi ragazza ebrea, dall’inizio della persecuzione razziale in Italia, alla dispersione e distruzione della sua famiglia. Dagli anni terribili dell’internamento ad Auschwitz, fino alla liberazione in seguito alla sconfitta della Germania nazista. Lo fa lasciando emergere con semplicità la voce della bambina e della ragazza di allora, con le sue emozioni, i suoi affetti, le sue paure. La sua impossibilità a comprendere un male così grande, ma anche la sua incrollabile volontà di vivere nonostante tutto.
Come molti sopravvissuti ai campi di sterminio, anche Liliana Segre per molti anni ha custodito in silenzio il ricordo della sua terribile esperienza.
Ha sentito poi sorgere in sé la forza e la necessità di diventare testimone per invitare le future generazioni alla responsabilità della memoria.

«Occorre fare Memoria per tenere vivo il ricordo di tanti innocenti.»

Memoria che trova il suo spazio anche tra le pagine di Fino a quando la mia stella brillerà, testimonianza rivolta ai ragazzi dagli 11 anni in su. La storia di Liliana Segre diventa qui un romanzo, scritto insieme a Daniela Palumbo.

La sera in cui a Liliana viene detto che non potrà più andare a scuola, lei non sa nemmeno di essere ebrea. In poco tempo i giochi, le corse coi cavalli e i regali di suo papà diventano un ricordo. Liliana si ritrova prima emarginata, poi senza una casa, infine in fuga e arrestata. A tredici anni viene deportata ad Auschwitz. Parte il 30 gennaio 1944 dal binario 21 della stazione Centrale di Milano e sarà l’unica bambina di quel treno a tornare indietro. Ogni sera nel campo cercava in cielo la sua stella. Poi ripeteva dentro di sé «finché io sarò viva, tu continuerai a brillare».

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