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Leggere per non dimenticare

By 27 Gennaio 2021Febbraio 9th, 2021Narrativa, Storia

Oggi, 27 gennaio, ricorre la Giornata della Memoria. Un momento di commemorazione e ricordo, in cui ricordiamo una pagina drammatica della nostra Storia come quella dell’Olocausto, la persecuzione e il genocidio avvenuto per mano dei nazistifascisti.
Quali libri leggere con i ragazzi per parlare e riflettere insieme su un tema così forte?
Ecco le nostre proposte per un percorso di lettura, con titoli che permettono di conoscere e approfondire l’argomento attraverso racconti e testimonianze adatti a lettori più giovani.

Pane e ciliegie (Mondadori), il nuovo romanzo di Anna Sarfatti, svela ai ragazzi la storia di Israel Kalk. Nel 1939, a Milano, l’uomo creò la Mensa dei Bambini, per aiutare e proteggere le piccole vittime delle leggi razziali. Bambini che Israel continuerà ad aiutare, anche quando i profughi saranno dispersi nei diversi campi di internamento italiani.

«Aiutare i bambini non può limitarsi a placare la loro fame.
Ho parlato tanto con loro e vi dico che molti sono distrutti,
perché hanno perso ogni sicurezza e la fiducia negli altri e nel futuro.
Vorrei provare a rammendare anche gli strappi delle loro vite.»

La storia di Andra e Tatiana Bucci, invece, è racchiusa tra le pagine de Il baule dei segreti (Mondadori) memoir rivolto ai più giovani. È una storia che ci trasporta nel 1950, in una soffitta di Trieste. E che ci fa scoprire, insieme ad Andra e Tatiana, una pagina buia della storia famigliare. Quella della deportazione ad Auschwitz, avvenuta quando le due sorelle avevano solo sei e quattro anni. Negli anni, le sorelle Bucci sono state ambasciatrici costanti dell’importanza della Memoria, e ora si rivolgono per la prima volta ai ragazzi.

«È una storia che abbiamo raccontato molte volte,
nelle scuole e nei viaggi della Memoria.
E mentre noi raccontiamo, il tempo passa, ancora.
E nonostante il tempo passi, l’intolleranza e l’antisemitismo
purtroppo sembrano non passare mai del tutto.
Per questo ogni anno è importante ricordare
e parlare di quanto è accaduto a noi
e a così tante altre persone. Per non dimenticare.»

Ricorrono quest’anno i 10 anni dalla pubblicazione de Le valigie di Auschwitz (Il Battello a Vapore), di Daniela Palumbo, il romanzo con cui l’autrice ha vinto il Premio letterario Il Battello a Vapore edizione 2010. Il libro, pubblicato l’anno successivo, a distanza di 10 anni continua ad essere apprezzato nelle scuole di tutta Italia. In questa occasione l’autrice ha condiviso con noi una riflessione.

Un amico libraio mi ha detto una cosa bellissima su questo libro. Solo su questo libro.
“Leggendo Le valigie di Auschwitz ho capito perché questo libro è diventato importante, in questi anni. Prende per mano i bambini, gli parla una lingua che loro sanno, non li scaraventa mai dentro il male, li accompagna curandosi di loro. Con delicatezza. Anche io quando l’ho riletto dopo qualche anno, mi sono sentito portato per mano in quella Storia.”
Ecco, è stata una delle cose più belle che mi abbiano detto in dieci anni di Le valigie di Auschwitz.
Credo che questo libro, se ha un merito, sia quello di raccontare la solitudine dei bambini e delle bambine dentro le leggi razziali. Dove tutto è cominciato. È lì la parte fondante della Shoah. Le camere a gas sono arrivate perché i bambini e le bambine come Carlo, Dawid, Jacob, Hannah, Emeline, sono stati lasciati soli, a guardare gli altri, anche quelli che amavano, voltare la testa dimenticandoli, pensando che non li riguardasse.

Daniela Palumbo

Lia Levi, da sempre portavoce della Memoria, firma quest’anno Il giorno della memoria raccontato ai miei nipoti (Il Battello a Vapore).
In un dialogo fatto di domande, curiosità e riflessioni, l’autrice racconta il significato del Giorno della Memoria. Attraverso le date della Storia, a partire dal 27 gennaio 1945, ripercorre la sua infanzia segnata dalle Leggi razziali e dall’occupazione nazista. Ma lo fa in modo speciale, rivolgendosi ai suoi nipoti. E a tutti i giovani lettori che negli anni ha incontrato nelle scuole d’Italia, e che le hanno posto migliaia di domande.

Mona Golabek, pianista e scrittrice, condivide con i lettori la vera storia di sua madre, Lisa Jura. Lisa fu una dei diecimila bambini austriaci messi in salvo in Inghilterra grazie al Kindertransport. I suoi genitori, purtroppo, non fecero ritorno da Auschwitz. Una musica più forte delle bombe (Il Battello a Vapore) è una storia d’amore, musica e sopravvivenza, da riscoprire oggi come tributo a una ragazza speciale e alle vite da lei toccate.

Un imprescindibile viaggio nella Memoria. Per non dimenticare ciò che ha segnato la nostra Storia. E che dobbiamo, e vogliamo, ricordare. È questo il messaggio racchiuso tra le pagine di Vogliamo ricordare (Il Battello a Vapore) di Eliana Canova, Lia Levi e Teresa Buongiorno. Un’antologia speciale, rivolta a lettori dagli 8 anni in su, composta da tre storie che ci aiutano a capire e a non dimenticare.

Si inseriscono in un catalogo tematico ricco di proposte (e di storie vere), che ripercorriamo insieme:

Sul tema del Fare Memoria trovate qui le parole di Matteo Corradini, ebraista e scrittore che da anni si occupa di didattica della Memoria. Nello stesso articolo ricordiamo i quattro titoli che fanno parte della nuova collana BUR Memoria.