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Le parole contro la mafia

By 17 Maggio 2022Maggio 24th, 2022Attualità
cover LL parole contro mafia-100

Piovra: […] Il nome viene usato pure come metafora per indicare la mafia, anche grazie al titolo (La piovra) di una popolare serie televisiva iniziata nel 1984 dal regista Damiano Damiani. L’espressione rimanda ai lunghi e forti tentacoli del polipo, che nel caso della mafia si estendono in diversi settori della realtà politica, sociale ed economica.

Per la Settimana della Legalità, l’iniziativa di Leggendo Leggendo in occasione dei 30 anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio, vi parliamo di letture adatte ad approfondire con la classe temi come mafia e giustizia.

Nel primo articolo, che trovi qui, abbiamo approfondito gli argomenti trattati ne La casa di Paolo di Sara Loffredi con Marco Lillo, mentre nel secondo appuntamento, che trovi qui, è stato Luigi Garlando stesso, autore di Per questo mi chiamo Giovanni, a raccontare come e perché ha scritto questo libro così importante.

I nostri precedenti consigli di lettura si riferiscono a due romanzi, mentre oggi vi parliamo di un vero e proprio dizionario tematico: Le parole contro la mafia (Piemme) di Gian Carlo Caselli e Guido Lo Forte, due magistrati che hanno raccolto l’eredità di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

I contenuti del manuale

Caselli e Lo Forte, accompagnati da Sara Loffredi, raccontano attravero una serie di parole chiave (da Antimafia a Zero Mafia, passando per Boss, Legalità, Maxiprocesso, New York, Omertà, Pentiti, Pizzo e molte altre) che cos’è la mafia e come agisce.

I due magistrati spiegano anche come riconoscere e combattere la mentalità mafiosa nella vita di tutti i giorni, a partire dal bullismo scolastico, la prima forma di prepotenza da contrastare, soprattutto quando assume forme particolarmente pesanti, che offendono la persona per la sua razza, il sesso o la religione.

Bullismo: […] Come difendersi? È utile innanzitutto saperne di più e si può farlo consultando gli opuscoli con i consigli e le indicazioni che la polizia di stato predispone e che ogni scuola dovrebbe diffondere. Decisivo è raccontare sempre tutto ai propri genitori, cercare l’aiuto di insegnanti e personale non docente. Anche chi è testimone di atti di bullismo deve riferirli agli insegnanti. Chi tace è complice, anche in questo caso, come succede per la mafia.

Gli autori

Sara Loffredi, autrice e laureata in Giurisprudenza, alla quale si è iscritta pochi anni dopo le due stragi che hanno colpito l’Italia intera, ha scritto anche La casa di Paolo con Marco Lillo e La Costituzione degli animali.

Gian Carlo Caselli ha cominciato la sua carriera in magistratura a Torino, come giudice istruttore impegnato in indagini sul terrorismo, in particolare sulle Brigate rosse. È stato membro del Consiglio superiore della magistratura, ha diretto la procura di Palermo dalla cattura di Totò Riina ai grandi processi su mafia e politica.
Dopo aver ricoperto il ruolo di procuratore generale presso la Corte d’appello di Torino, il 30 aprile 2008 viene nominato procuratore capo. Ha lasciato la magistratura nel dicembre 2013.

Guido Lo Forte è stato pubblico ministero a Palermo, prima come sostituto e poi come procuratore aggiunto, e a Messina, come procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale. Con la Direzione distrettuale antimafia di Palermo ha curato il processo Andreotti nella fase delle indagini e del dibattimento di primo grado.